domenica 25 marzo 2012

MAGIA

Il sole si intravede tra i rami frondosi dell’albero che ci fa da ombra. I capelli mi si appiccicano sulla fronte. Gli occhi mi bruciano per il calore. Ho tre piccoli corpicini stretti a me. Qui si fa a gara a chi per primo riesce a guadagnarsi un posticino sulle gambe della demoiselle… se avessi più gambe e più braccia mi trasformerei volentieri in un mega divano! Con le dita seguono i contorni delle vene dei miei polsi che spiccano verdi sulla pelle così chiara. Ridacchiano fra di loro e mi guardano sorridenti. Intorno a me tanti giovani impegnati a divertirsi superando prove di abilità fisica e intellettiva. Basta poco per creare il gusto per una sana competizione! Festeggiamo una giornata dedicata ai ragazzi. Nonostante quella che per me è un’ ora in cui sarebbe improponibile assistere a qualsiasi cosa che non sia in acqua o in un frigo, mi ritrovo ad assaporare il gusto dello stare insieme senza pensieri. Vedere la danza tradizionale mi colpisce particolarmente. Abiti fatti di corteccia d’albero, accessori di pelle di scimmia, i tipici strumenti a percussione in legno naturale e il ritmo tribale che attraversa il suolo e riecheggia fino ad entrarmi nell’anima…  E’ impossibile non ricorrere agli stereotipi o alla retorica. Mi trovo qui e adesso. E posso dire con la mia bocca, vedere con i miei occhi, toccare con le mie mani, respirare la polvere rossa, ascoltare con il mio cuore la magia del Congo, questa terra figlia dell’Africa che mi ha aperto le sue braccia e mi accoglie con gioia. Grazie!

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